



In questa pagina troverete delle informazioni utili sulle principali famiglie del Paese. Conoscerete le origini del loro nome, il loro stemma e la loro storia. Tutte le notizie sono state estrapolate da pubblicazioni ufficiali in cui si parla delle Valli di Lanzo. Se ne ho dimenticata qualcuna non esitate a contattami su FB nella pagina dedicata a Chiampernotto. Per ora mi sono limitato a chi, ancora attualmente, risiede e/o ha origini nel Paese. Ho volutamente evitato per ora i cognomi non strettamente attinenti con il luogo ed infine, mancano per alcune famiglie i rispettivi araldi (in taluni casi il cognome è così largamente diffuso su tutto l’intero territorio italiano che gli araldi sono multipli ed è difficile comprendere quale sia quello referente al ramo di cui stiamo trattando in queste pagine). Se qualcuno li avesse me li può inviare su facebook postandoli direttamente nella bacheca del gruppo Chiampernotto, Valli di Lanzo
BERTOLDO
(vedi anche Berthodo, Bertoldi, de Bertoldis)
Cognome diffusissimo dall’alto Medioevo in poi, di origine patronimica. Si presume che i Bertoldo di Ceres derivino da uno stipite stabilitosi in Almesio nella metà del ‘300 e denominato de balangeria. I Bertoldo di Ceres diederono origine a diversi rami: dei Gianon, dei Giachet, dei Bertot, deiGhierey, etc… e si imparentarono successivamente con diverse famiglie alesi. Un ramo dei Bertoldo di Ceres diede origine poi nel ‘500 ai Delfino, poichè nacque un Delfino Bertoldo nel 1502, i cui figli si denominarono al patronimico.
BIANCO
(vedi anche Albo, Albj, de Blancho, Blanch,Bianch)
Cognome antico e diffusissimo, pare associato ad una antica famiglia originaria della Provenza. Il capostipite del ramo italiano pare essere un tal Gian Battista di Torino, trasferitosi poi a San Maurizio Canavese. Diffuso un pò ovunque in Italia, i Bianco di Ceres risalgono a prima del ‘300. Qui si moltiplicarono soprattutto ad Almesio, dove lavoravano nelle fucine e si occupano di compravendita di beni. Nel ‘600 una famiglia Bianco si trasferì a Torino, in corrispondenza della parrocchia di S.Eusebio e contemporaneamente nacque il ramo dei bianco di Voragno, molto numeroso. Piccola curiosità: Nicolao Bianco-Frià fu per 40 anni cuoco del Papa a Roma e usò la maggior parte dei suoi risparmi per costruire le cappelle di Voragno, Almesio e Chiampernotto, donando anche una parte del denare per mantenere un cappellano a tempo pieno.La cappella di Chiampernotto fu comunque ricostruita successivamente nel 1779
DEMATTEIS – Dal patronimici Matteo. Pare che nel ‘200 un certo Matteo della Savoia s trasferisse in Valle assieme ad altri savoiardi, in particolare provenienti da Avérole. Inizialmente i figli e i discendenti si chiamavano de Matheo. Fino al ‘500 quasi tutte le famiglie che hanno una parentela diretta con tale Matteo del ‘200 riportano sempre de Matheo. Nel ‘500 si hanno le prime testimonianze di un secondo ramo, quello dei Mattiot, che però ebbero una storia successiva a sè stante e diedero origine ad un cognome differente. I de Matheo balmensi nel ‘600, unendosi con altre famiglie del luogo originarie di Ala di0 Stura, danno origine al ramo dei De Matheis. Da qui, nei secoli successivi, derivano poi i Dematteis di Balme e di Ala soprattutto. Alcuni di loro si trasferirono in Torino, dando origine ad un ramo della famiglia che eccelleva nelle attività commerciali. I Dematteis si diffusero anche in bassa Valle, specialmente in Traves e Mezzenile. Questi ultimi sono gli originari dei Dematteis di Ceres.
PERACCHIONE – Di origine patronimica, da pero, perachion. Derivano da una nobile famiglia di consignori di Lanzo. Come la maggior parte delle famiglie di una certa elevatura sociale, i Peracchione avevano il loro stemma e il loro motto: HUC HUSQUE.Tuttavia, si crede che la famiglia fosse in alta valle da molto tempo, esistondo tracce di compra vendita tra famiglie di Ala di Stura e membri dei perachio . E’ molto probabile che il lignaggio del cognome Peracchione sia dovuto ad un componente della famiglia di corportaura robusta, denominato, appunto, Peraccion, come si dice ancora oggi in dialetto. Se ne ha una conferma nel conto di Aymone de Challand, anno 1436-37, che riporta la seguente nota: R. a Bartholomeo Peracchio tutorio nominae bonorum Iohannis de perraxono, etc…
POMA – I Poma delle ns. Valli sono probabilmente di origine bergamasca ed è un cognome molto comune e antico, trovandosene traccia anche nelle scritture medioevali poichè portato anche da donne di civil condizione. La prima traccia in valle (documentata) risale al 1311. Per tutto il ‘300 troviamo i Poma molto comuni a Ceres e dintorni, mentre a partire dal primissimo ‘400 essi sono molto numerosi a Bracchiello. Intrattengono tutti relazioni commerciali con famiglie di Lanzo, Ala, Chialambertetto, etc.. Nel ‘500 i Poma si estendono per tutta la valle, a cominciare da Chiampernotto fino ad arrivare ad Ala di Stura, ma, soprattutto, a Pian del Tetto. Le ramificazioni della famiglia sono molteplici e se ne trova traccia fino a Torino.
I due cognomi che seguono vengono riportati perchè, pur non essendo particolarmente diffusi oggi nella frazione di Chiampernotto, risultano essere tra i più antichi e importanti della Valle e, quindi, impossibili da non citare.
CASTAGNERI – sono sicuramente una delle famiglie più antiche della Valle. Esistevano già nel ‘200 ed erano diffusi soprattutto a Voragno e Pertusio. Il cognome deriva probabilmente dalla pianta di castagno, molto diffusa nella zona. E’ probabile che la famiglia fra le principali attività portasse avanti con successo quella della coltivazione e vendita delle castagne. Nel corso dei secoli si dedicarono proficuamente alle attività commerciali e si estesero fino in bassa valle e città (Torino), diventando una delle famiglie più numerose della provincia. Proprio per questo motivo le ramificazioni sono numerosissime (Voragno, Ceres, Ala di Stura, Balme, Chiampernotto, Pertusio, etc..) e si possono trovare anche in altre località d’oltralpe e, più in generale, in altre nazioni. Detengono ancora oggi un primato: quello di essere la famiglia in assoluto più numerosa nel paese di Balme.
ALASONATTI – Tipico cognome alese, difficilmente individuabile altrove. Probabilmente discendono dal lignaggio di Leu. Nel ‘400 i Leu si sperdono e si diffondo Alasoni e Alasonatti, anche se inizialmente il cognome era indicato nella maniera latina. Ancora oggi sono la famiglia predominante in Ala di Stura, ma nel corso dei secoli si sono diffusi in tutta la valle lambendo anche la città di Torino. Si trovano alcuni Alasonatti anche in Val di Susa, ma sono palesemente emigranti dalle Valli di Lanzo.